CURIOSITÀ

Dalla nascita delle prime carte di credito all’invenzione della smart card

Don’t leave home without it compaign”.

Il famoso slogan dell’American Express, risalente al 1975, è un chiaro segnale della rivoluzione che stava investendo e che investe tutt’ora alcuni ambiti della finanza.

Negli ultimi anni a questa parte si è misurata una tendenza delle nazioni più sviluppate, e delle banche ad esse annesse, a favorire la diffusione di pagamenti “cashless” (senza contante, per vie alternative).Ma come si è arrivati fino a questo punto? Chi sono i pionieri della finanza, che hanno contribuito e innovato per favorire questo processo?

Premetto che mi concentrerò solo sulla prima parte della storia della moneta elettronica, che costituisce l’incipit per una serie di cambiamenti radicali nel mondo del commercio.

La prima forma di moneta elettronica nasce a New York nel 1950, quando una compagnia finanziaria, la Diners Club, inventò la prima carta di credito a banda magnetica. Essa inizialmente era uno strumento di pagamento privilegiato, in mano alle persone ricche,che la utilizzavano prevalentemente nell’ambito dell’intrattenimento e del turismo. Infatti la Diners, in accordo con la National Franklin Bank, concesse ai propri clienti del credito spendibile nei ristoranti che partecipavano all’accordo.

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Una delle prime carte di credito della compagnia Diners Club (fonte Flickr)

Quest’ultima non fu la sola ad intuire il potenziale di questo nuovo mezzo di pagamento, anzi, sulla stessa linea di principio, nel 1958, una società di trasporto valori, l’American Express, creò a sua volta la propria carta di credito, che riscosse un immenso successo: furono richieste 250 000 copie addirittura prima dell’effettivo lancio sul mercato!!

Contemporaneamente anche altre banche americane si attrezzarono, per rimanere al passo con i tempi ed essere competitive. E’ il caso della Bank of America, che mise in circolazione la propria carta di credito, la Bankamericard; e non fu la sola. Infatti nel 1967 si creò una cooperazione tra quattro banche californiane che diedero vita al progetto Mastercharge, sempre incentrato sulla creazione di un’altra carta di credito a banda magnetica.

Tutti questi progetti crebbero esponenzialmente, elargendo licenze anche ad altre banche, in modo da facilitare la diffusione delle proprie carte.

Negli anni 70′ il fenomeno prese piede anche in europa; tutt’ora queste compagnie costituiscono i principali circuiti di pagamento internazionali.In particolare alcune di esse furono costrette, per motivi di marketing, a cambiare il nome delle loro carte. In particolare: la Bankamericard divenne VISA, mentre la Mastercharge cambiò nome in Mastercard.

Queste tipologie di carte a banda magnetica avevano però un difetto: erano facilmente clonabili in caso di smarrimento o furto, oppure si poteva rischiare di perdere tutti i dati a seguito di una smagnetizzazione.

Inoltre sussistevano anche altri tipi di problematiche, per esempio :

  • i canoni di mantenimento di una carta di credito erano in genere elvati
  • era necessario un rapporto di stretta fiducia in base al quale il cliente doveva risarcire la banca degli anticipi a lui concessi.

In risposta a questi problemi vennero perciò ideate altre dinamiche di pagamento: le carte di debito e le carte prepagate.

A questo punto gli addebiti venivano scalati direttamente dal conto del proprietario, nel caso delle carte di debito (bancomat); oppure dalla somma caricata previa concessione, per le ricaricabili o prepagate (es :Vodafone cash card, Postepay, Sella money).

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Roland Moreno l’inventore della smart card (fonte)

Ma la vera svolta fu l’invenzione della smart card, una nuova tipologia di carta “intelligente” dotata di microchip interno. Oltre ad avere buone capacità di elaborazione e memorizzazione, essa garantisce inoltre un alto livello di sicurezza, nella misura in cui contiene una vera e propria identità digitale, calcolando funzioni hash e firme digitali direttamente sulla carta, in modo da permettere l’autenticazione.Le smart cards si riconoscono dalla contattiera sul fronte.

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Smart card vuota,con contattiera in risalto (fonte Wikimedia)

L’invenzione della smart card risale al 1974, quando un ingegnere autodidatta francese, Roland Moreno, brevettò appunto una carta plastificata a microprocessore. Egli stesso, nel 1976, dimostrò che essa poteva venir utilizzata nelle transazioni digitali, ma ,a causa dei costi iniziali dell’avviamento dell’impresa, essa fu utilizzata a tale scopo solo nel 1983: quando i microprocessori venivano realizzati a basso costo e avevano misure molto ridotte.

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Primo prototipo di smart card ideato da Moreno (fonte Wikipedia)

A presto.
-Simone

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