L’altra faccia di Internet.

Internet è un “posto” immenso, al quale ormai la maggior parte di noi è in grado di accedervi tramite dispositivi come smartphone e computer. Ciò porta sicuramente dei vantaggi alla gente, comune e non, perché permette di relazionarsi a distanze anche estreme, ed entrare in contatto con relativa facilità.
L’argomento chiave di questo articolo sarà proprio Internet, ma non nel modo in cui se ne sente parlare ogni giorno; infatti tratterò una parte più oscura che, quando ci affacciamo al mondo del web, non notiamo.

Quando accediamo al browser e “navighiamo”, veniamo identificati e monitorati per tutta la durata della navigazione. Ovviamente ciò non vuol dire che la nostra privacy viene subito violata, ma significa che durante le nostre ricerche quotidiane, i nostri acquisti online, le nostre chat, noi lasciamo delle tracce riguardo ai siti visitati e alle nostre operazioni.
Quindi anche il web può comprendere anche l’aspetto illegale del commercio?
Proprio così; infatti online vengono eseguite miliardi di operazioni illecite, che spesso riguardano attività in campo economico e che raramente possono essere intercettate. Questo è testimoniato dal fatto che l’utente medio, navigando su Internet o effettuando il suo acquisto online, ha accesso soltanto ad una minima parte di tutto il web.

I risultati di ricerca che visualizziamo sono presi soltanto da una piccola percentuale; la restante parte, anche se molto più ampia, è celata ed inaccessibile con i browser ordinari.
E non è tutto, poiché il profilo che si tiene in quell’area nascosta è diverso, perché veniamo identificati, soltanto navigando nella piccola e ordinaria parte di Internet.

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Rappresentazione metaforica del Web. (Fonte: Wikipedia)

Andando a ricercare informazioni nell’altra regione di Internet, chiamata propriamente “Deep Web”, noi non veniamo identificati, perché il nostro indirizzo Ip ( indirizzo univoco per ogni dispositivo connesso alla rete) viene criptato e reso casuale.
Dunque capirete facilmente che questo “spazio ulteriore” è terreno coltivabile per le migliori attività illecite del mondo. La polizia difficilmente riesce ad intercettare attività svolte nel Deep Web, a causa dell’anonimato a cui sono soggetti i dispositivi che si connettono.
Il commercio illegale è fortemente sviluppato, infatti sono tantissimi i siti internet aperti nel Deep Web nei quali è possibile reperire materiale di tutti i generi, dalle sostanze non vendibili alle armi da fuoco non registrate.

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“La tua immagine nel Deep Web è celata” ( Fonte: Pixabay )

I siti internet hanno ovviamente url criptati, simili a lunghe password, e spesso difficili da trovare. Le forze dell’ordine non possono fare granchè, anche trovandone l’indirizzo, perchè non c’è un Ip reale dietro al creatore del sito, poichè esso è casuale e dinamico.
E’ pur vero, però, che la maggior parte dei siti destinati alla vendita illecita sono pagine dietro le quali si nasconde gente pronta a truffare chi è intenzionato ad acquistare, e ciò rende impossibile comprare in sicurezza.

La notizia sconvolgente è che accedere al Deep Web è tremendamente facile, ma questo non è un tutorial su come entrarci, nè un’esortazione ad accedervi. Avrete capito che è un “mondo” pieno di pericoli e truffe, perciò acquistare nel Deep Web è sconsigliato.

E voi avevate mai sentito parlare di Deep Web prima d’ora?
Scrivete qui nei commenti, sarò felice di rispondervi.

E MI RACCOMANDO, NON ANDATECI !
-Gianluigi

9 Replies to “L’altra faccia di Internet.”

  1. Il problema della sicurezza è un argomento molto sentito oggi; pensare di poter acquistare liberamente, senza preoccuparsi delle conseguenze, merce illegale oltre il web consentirà a chiunque di considerare la sicurezza un argomento fai da te, soprattutto l’acquisto di armi per la difesa personale.

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  2. Ciao Ilaria, grazie per il tuo commento. Sono pienamente d’accordo con te. Acquistare nel Deep Web può essere davvero facile, e molte volte incita la gente a procurarsi armi da fuoco illegali, poiché non a tutti è concessa la licenza del porto d’armi, sia per difesa personale che per scopi criminali.

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  3. Argomento veramente interessante, avevo già sentito parlare del Deep web, e di persone (talvolta minorenni) che ci sono state.
    Gianluigi, ho una domanda, mi chiedevo se secondo te navigare sul Deep web senza fare acquisti, ma solo osservando una minuscola percentuale del materiale che vi è conservato, può rappresentare dei rischi tangibili per l’utente medio, se sí, quali sarebbero?

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    1. Ciao Damiano, grazie per il tuo commento.
      Navigare nel Deep Web non è mai sicuro, perché il materiale che gira dentro è per lo più illegale. Diciamo che l’utente medio non dovrebbe avere alcun motivo di navigarci. L’accesso al materiale più nascosto e illecito non è per niente semplice, poichè bisognerebbe conoscere l’url dei siti, non raggiungibile con i motori di ricerca predefiniti. Se intendi una navigazione superficiale non si trova davvero nulla di interessante, perchè è necessario sapere come muoversi per trovare qualcosa di utile. Si possono trovare libri, canzoni, vari pdf ma il rischio di imbattersi in virus, trojan ecc. aumenta considerevolmente.
      Continua a seguirci per i prossimi articoli che tratterò sul Deep Web. A presto.
      -Gianluigi

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  4. Ciao Gianluigi,
    il tuo articolo è molto interessante perchè, nonostante tutti siamo ormai abituati a fare acquisti on-line, fai comprendere che anche l’illegalità purtroppo è a prova di click. Se legalmente non si può ottenere ciò che si vuole, vi sono i grandi mercati del deep web a soddisfare i nostri desideri. Preoccupante sicuramente è la vendita dei farmaci. Spero che in futuro le forze dell’ordine riescano ad avere strumenti sempre più efficaci.

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    1. Ciao Ornella, ti ringrazio per il commento. Penso dunque che la vendita su Internet di merce illegale non si possa in alcun modo bloccare, perche’, anche se la tecnologia si sviluppa sempre più e le forze dell’ordine possono avere strumenti più efficienti in futuro per contrastare l’e-commerce illegale, anche i criminali che si occupano di gestire i traffici trovano sempre nuovi metodi per nascondersi ed evitare di essere intercettati. L’unico modo sarebbe quello di censurare Internet oppure determinate “zone” del web, ma di questo si occupano i governi mondiali e dubito che possano prendere simili iniziative per via dei guadagni che la rete dona.

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  6. Salve Gianluigi,
    articolo molto stimolante in quanto ci fa riflettere su ciò che sappiamo del web è solo una goccia,ma ciò che ignoriamo è un oceano come disse Isaac Newton. Mi ha conferito un po’ di consapevolezza sulla profondità del deep web e dell’animo umano, quest’ultimo luogo è, ancora e per fortuna, addirittura più difficile da scandagliare. Il bene e il male non ha confini come la rete, ma nel deep web le radici dell’illegalità si diramano più velocemente.

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  7. Ciao Andrea, grazie del tuo prezioso commento. Il web è un mondo sconfinato, dove è possibile trovare davvero qualsiasi cosa. Penso che sia un bene comune censurare oppure evitare di far accedere direttamente le persone al “Deep Web” per via di ciò che si trova in quel “luogo”. L’anonimato su Internet si può considerare anche un diritto in alcuni casi, ma questo diritto molto spesso è solo portatore di illegalità e nascita di attività criminali.

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